COLOR, INTERIOR, LIFESTYLE

Il Blu Klein ci rende liberi.

05 APRILE 2019

Nel ’56, Yves Klein, artista francese, aiutato da Édouard Adam, crea “la più perfetta espressione del blu”. Questa la ricetta: polvere d’oltremare 1311, Rhodopas, alcol 95° e acetato etilico. Un blu oltremare brillante, così potrei provare a definire l’IKB – International Klein Blue.
L’artista stesso esce dalla tela per spalmare questo colore ovunque. Colore che si fa spazio in maniera egocentrica perché la sua luminosità e profondità sono impegnative da accettare. Questo blu sa di essere attraente, lo sa, e fa del suo difetto un pregio che noi non possiamo far altro che accettare a tal punto da amare.
Immaginarlo in casa, o nella decorazione di uno spazio sembra complicato a rigor di logica; ma è un blu. E il blu, seppur egocentrico, non può mai farci del male. 
Il blu Klein, porta negli ambienti tutta la ricerca spirituale che l’artista ha fatto per arrivarci. Trovarsi davanti questo colore vuol dire immergersi nel profondo, dove acqua e terra si incontrano, in uno spazio libero da preconcetti ed impostazioni sociali. Questo colore non eccita la mente, la rilassa trasportandola in uno stato di quiete profonda, ma senza appesantirla e incupirla. In casa l’effetto è quello di lasciarci senza parole, perchè lui dice già tutto, ci rallegra se vogliamo, ci consola se necessario. L’ambente che viene fuori è confortevole, ma non pigro, calmo e dinamico allo stesso tempo.
Prendete coraggio, dipingete il muro di casa più grande che avete di Blu Klein e ripetete questo mantra “In nessun luogo e dappertutto contemporaneamente, in una totale libertà fisica e intellettuale”. La vostra casa diventa il vostro tempio di crescita spirituale per superare blocchi e condizionamenti.

testo: Mariangela Varalli
ph: 1 – Cucina in linoleum di AndShufl; 2 – Ultra Blue, colore e ambiente di Little Greene; 3 – Foto da Pinterest; 4 – Colore e ambiente di Ressource.