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Basta strip led. Torniamo al caro vecchio lampadario.

06  DICEMBRE 2020

Non faccio questo lavoro da una vita, ma sono tantissimi anni che studio case ed interni da rendermi conto che ormai la teoria del “less is more” è stata applicata anche nell’illuminazione. Cosa che spesso non si traduce con la scelta di corpi illuminanti dalle linee minimali ma con la decisone ad eliminare lampadari e sostituirli con strip led e faretti. Questa moda sembra post datata quando sfogliamo riviste e guardiamo Pinterest, dove gli interni sono sempre impreziositi da lampadari di ogni genere. Purtroppo, poi, nella realtà non è così.
Troppo spesso visito case senza lampadari o corpi luce evidenti, ricevendo descrizioni come << volevo tutto pulito e libero senza elementi che mi ingombravano >>
Io vi dico che il lampadario è per un interno come la borsa per un outfit. Lo arricchisce e completa. 
Quindi cosa vuol dire “tutto pulito”?! Come se per un evento ci vestissimo decidendo di non indossare la borsa, tracolla o pochetta che sia, perché vogliamo stare tutte pulite? Il lampadario fa parte dell’interno, è un elemento di esso, funzionale ed estetico come tutti gli altri. 
Questo ragionamento vale anche per lampade da tavolo e piantane, con cui vedo riempite le case su Pinterest ma poi vuote le case reali.
Certamente gli strip led sono perfetti per effetti particolari come inondare di luce una parete, sottolineare elementi architettonici, sotto pensili delle cucine o sotto mensole di librerie; così come i faretti per creare giochi di luce, per direzionare la luce in punti strategici, per aggiungere punti luce nelle nicchie.
Per il resto cerchiamo di riportare il lampadario e i suoi simili nelle nostre case. Dove possiamo esponiamo sospensioni, come sul tavolo da pranzo o sull’isola della cucina. Dove non possiamo optiamo per plafoniere. Quando dobbiamo cercare dei soprammobili pensiamo ad una lampada da tavolo. Quando dobbiamo riempire angoli aggiungiamo una bella piantana. Questi elementi, oltre a gusto e luce, riportano i nostri interni nella dimensione di casa. Perché i corpi luce fanno innanzitutto questo: danno agli interni una chiara connotazione domestica. 
E poi quando mancano credetemi che l’effetto non è del “tutto pulito” ma del “manca qualcosa”, quindi scegliamoli con cura secondo lo stile della casa, ma evitiamo di  eliminarli completamente.

testo by Mariangela Varalli
ph: 1 – casa e foto di @nina_ninosy; 2,6,7,10,11,12,14,15 – foto da Westwingnow.it; 3 – progetto di Anthology Creative Studio; 4 – Flos String Light Sphere; 5 – Sospensioni Aubry woven; 8 – foto dall’agenzia Kvarteret Mäkleri; 9 – Casa McGee; 13 – casa e foto di @lekica9.