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Tenda in casa per dividere gli ambienti.

06 luglio 2022

Mi ritrovo a scrivere questo articolo perché in uno dei miei ultimi progetti di interior design, ho inserito l’elemento tenda per chiudere e valorizzare angoli di casa come la lavanderia e la cabina armadio. Ero convita di non proporre nulla di strano, ma presentando il progetto sui miei social non ho ricevuto grossi consensi.
Partendo dal fatto che gustibus non disputandum est, mi sono accorta che, oltre al gusto personale, manca una reale conoscenza sull’utilizzo delle tende in casa. Si tende subito ad associare la parola “tenda” a qualcosa di arrangiato, di disordinato, di non finito, di non igienico, come qualcosa da negozio o da campeggio o, mi hanno addirittura detto, da circo.
Quindi provo a parlarne in maniera più approfondita lasciando anche alle foto in basso il ruolo di convincere tutti alla bellezza di questo elemento così inserito negli spazi.
In primis dobbiamo soffermarci proprio sulla parola “tenda” perché sarebbe più corretto, per evitare interpretazioni errate, di parlare di “tessuto”.

Di fatto si tratta di creare divisioni interne in tessuto, e non di appendere una tenda.

Così detto vediamo come lo scenario cambia.
Infatti non deve assolutamente risultare come la tenda che utilizziamo per le finestre ma un vero e proprio muro di tessuto. Cambia quindi la modalità in cui viene fissato e la stoffa che viene scelta. Quasi sempre il binario non è vista, o addirittura ne viene posizionato uno anche a terra per rendere il tessuto un’apertura rigida e scorrevole; e la stoffa è pesante per evitare di farla svolazzare e risultare caotica.

Valutando i pro e i contro, esistono due contro apparenti.
-Il tessuto risulta un elemento arrangiato e disordinato. Il che non è del tutto vero perchè come abbiamo appena visto con le giuste accortezze non sarà così.
-E il tessuto funge da cattura polvere.Cosa certo vera ma che al contrario di un muro, il tessuto si può lavare e pulire con gli appositi beccucci dell’aspirapolvere così da risultare alla fine più igienico e pulito e anche profumato di un muro o di una porta o di un’anta.

Infatti questo è il primo pro.
-Il tessuto è lavabile e in sostanza è più pulito del muro, e aiuta a mantenere gli ambienti profumati.
-L’uso del tessuto è versatile e temporaneo e permette di modificare gli spazi all’occorrenza, di rendere gli ambienti flessibili alle esigenze del momento; cosa impossibile con la presenza di divisioni permanenti come i muri.
-Poi, il tessuto occupa meno spazio di un muro, sia fisicamente che visivamente.
-E il tessuto risulta una scelta più frizzante, innovativa e originale così da rendere gli spazi più simpatici.

Insomma inserire tende in casa o meglio realizzare divisori in tessuto è una valida alternativa a tirare sù dei muri e mettere delle porte. Il tessuto così utilizzato nei nostri ambienti diventa un elemento centrale e ben visibile. Bisogna, quindi inserirlo con accortezza e lasciandosi guidare da una figura professionale adatta per poterlo inserire e valorizzare al meglio evitando di fare errori spaziali ed estetici.

testo by Mariangela Varalli
ph: 1 –  Mar Plus Ask casa studio a Berlino; 2,3 – Mariangela Varalli interior design, Casa G a Milano; 4 – Lindholm design, casa studio Nordroom, foto di Ono; 5 – Roberta  Borrelli (@makeyourhome) casa studio a Milano; 6, 12 – design e foto di Ikea; 7 – Patricia Urquiola design, appartamento Giulia a Milano; 8 – Elizabeth Roberts Architects design, foto di Dustin Aksland; 9 – Dana Wolter Interiors, foto di John Bessler; 10 – Marcella Datei design, appartamento a Varazze; 11 – Azab interior design, appartamento a Barcellona.